Miccini Eugenio
Fantini, Roma
1975
''Il presente saggio compare in un momento in cui l'arte contemporanea, lungi dal postulare la possibilita' di coesistenza di esperienze e teorie diverse (come, invece, e' opinione dell'autore), pare stia esasperando la gia' grave distanza tra estetica e arte, tra morfologia e funzione, tra sistemi assiologici e autorevoli, tre semiologia ed ermeneutica, tre lavoro estetico e carisma esoterico, insomma tra socialita' e narcisismo del fatto artistico. L'autore, prendendo spunto dall'opera, e dalle motivazioni che la sostengono, di un gruppo di artisti che operano a Firenze, presenta criticamente i temi di tali alternative cosi' come si manifestano polemicamente nell'attuale letteratura critica e, sia pure in maniera dubitativa - ma nel mezzo di una precisa responsabilita' ideologica - prende posizione e ci invita a 'leggere' con lui alcune opere''. (Dalla Quarta di copertina). Saggio a cura di Eugenio Miccini con le testimonianze di: Ugo Barlozzetti, Mirella Bentivoglio, Germano Beringheli, Antonio Bueno, Omar Calabrese, Lino Centi, Renzo Chini, Carlo Cioni, Rene Deroudille, Daniele Lombardi, Jean-Michel Foray, Lara Vinca Masini, Eugenio Miccini, Egidio Mucci, Giancarlo Pacini, Rene-Yves Robert, Sarenco, Enzo Spera, Simone Viani. [pp. 93 - 21,7 x 24,3 cm].