Conte Vitaldo
Maggioli Editore, Rimini
1983
Volume quarto uscito per la collana ''I Serpenti Acrobati'' a cura di Roberto Roversi. ''Questa antologia raccoglie contemporaneamente i lavori di scrittura verbale, operazioni verbo-visuali e l'aggiunto 'spartito' di esperienze e di poesia sonora. Un'antologia dunque politestuale che vorrebbe 'in' seguire, nel suo viaggio creativo, una parola 'sempre piu' ai limiti dell'altro verso cui tende la irrequieta, febbrile consumazione della propria identita' formale'. La vocazione della parola a visualizzarsi e contaminarsi ha un'origine antica che hai il tempo dell'uomo. Solo pero' con l'inizio del Novecento queste ricerche determinano, in maniera consapevole, l'uscita della poesia dal genere esclusivamente letterario-verbale. Azione che ha visto in prima fila i nostri futuristi. All'inizio della seconda meta' del secolo questa sperimentazione sviluppa, 'specificamente', in varie direzioni, il suo potenziale espressivo come nelle esperienze di poesia concreta, poesia visiva, scrittura visuale fino ad arrivare ai nuovi segnali dell'ultimo decennio e in atto. Accanto a queste poetiche e' da accostare quella della poesia sonora che trova prevalentemente nei suoni del corpo la propria creativita'. Per rintracciare la provenienza poetica degli operatori inclusi viene presentata l'Antologia del testi verbali che rileva, in diversi autori, delle linee emergenti della ricerca poetico-lineare. Questa antologia tende quindi a prospettare, nelle indicazioni e nei testi, i nuovi segnali della sperimentazione italiana. Il contesto culturale palesa talvolta un'insufficiente conoscenza di questo fenomeno che non puo' piu' essere relgato in un ambito di marginalita' in quanto fermento dell'interno di una cultura spesso asfitticamente sorpassata''. (Testo di presentazione dell'Antologia). [pp. 244 - 24 x 17 cm].