Fontana Giovanni
Hetea, Alatri
1986
''Parlo di poesia pre-testuale perche' a partire da essa il poeta puo' attuare trasformazioni mediante sconfinamenti progressivi. Egli si trova a ri-testualizzare i propri materiali su percorsi totalizzanti. Come in un gioco spiralico, dall'originario pre-testo emergeranno le indicazioni per approdare ad una nuova situazione poemica, fragile, effimera, colatile, ma unica, irripetibile, totale, che sara' nuovo pre-testo per nuovi pre-testi, fragili, effimeri, ma unici, irripetibili, totali. [...] Questo volume raccoglie materiali, in gran parte gia' editi, prodotti negli ultimi vent'anni. La scelta e' stata operata non tanto badando alla qualita' dei singoli testi, quanto al significato che essi assumono nel contesto globale del mio progetto poetico. La prima e la seconda parte del libro propongono vere e proprie scritture pre-testuali. Nella terza e nella quarta parte, invece, sono riportate quasi esclusivamente trascrizioni da opere verbo-visive. Un azzardo? Naturalmente nelle tavole originarie la parola, interagendo con l'immagine, assumeva vesti, funzioni e significati a volte profondamente diversi; ma qui mi interessava affrontare il tema della pre-testualita' nella maniera piu' ampia, anche partendo da versanti opposti. Questa trascrizioni percio' assumono valore di testimonianza della possibilita' di un percorso a ritroso (dal visuale al verbale). [...]'' (dall'introduzione di Giovanni Fontana, p. 8). [pp. 219 - 22,5 x 14 cm]